
Colisée, un’azienda con missione sociale
Di fronte alle grandi sfide della società, siamo da tempo impegnati in una trasformazione sostenibile. Ci impegniamo per un invecchiamento positivo al fine di garantire una crescita sostenibile della nostra società. Tutte le nostre attività sono impegnate per il bene comune, al servizio dei residenti e delle loro famiglie, dei collaboratori e del pianeta.
Diventare un’azienda con missione sociale e impegnarsi per un invecchiamento positivo
PER UN COSTANTE MIGLIORAMENTO DELLA QUALITÀ DELLA VITA E DEL BENESSERE
Il benessere di ogni individuo è da sempre al centro del nostro progetto aziendale. Ora è sancito nello statuto del Gruppo di Società con missione sociale con una ragion d’essere: “Impegnarsi per un invecchiamento positivo significa far crescere in modo sostenibile la nostra società”. Non una semplice evoluzione dello statuto, ma un nuovo approccio verso una trasformazione sostenibile della nostra azienda.
Una decisione che rappresenta un vero e proprio traguardo. È il risultato di un impegno di lunga data e di pratiche responsabili per il costante miglioramento della qualità della vita offerta ai residenti e per il benessere dei collaboratori in una logica di simmetria delle attenzioni. L’inclusione delle tematiche di sviluppo sostenibile in tutte le nostre attività è stata avviata da molti anni anche per contrastare il cambiamento climatico e attraverso i nostri valori CORE (COesione, Rispetto dell’altro, Engagement).
È una decisione volontaria da parte del Gruppo, una direzione che ci siamo dati e assi di sviluppo che ci impegniamo a rispettare. Abbiamo quindi istituito una tabella di marcia basata su criteri ambientali, sociali e di governance (ESG) e fondata su tre obiettivi e 18 impegni da raggiungere. Essi si basano sul Global Compact e sui 17 Obiettivi di Sviluppo Sostenibile, definiti dalle Nazioni Unite, di cui siamo firmatari dal 2021, per realizzare un futuro migliore e più sostenibile per tutti.
Il Gruppo ha istituito un comité de mission, distinto dagli organi esistenti, per promuovere la riflessione e l’azione, ma anche per monitorarne la corretta esecuzione. Il comitato riunisce personalità e profili diversi specializzati nell’ambito della Terza Età, direttori d’azienda, responsabili ESG e collaboratori Colisée.
Prendiamo impegni, li attuiamo e ne misuriamo gli effetti per porci obiettivi sempre più ambiziosi, in un processo di continuo progresso a lungo termine.
Da ricordare
- Federare una comunità di scambio per migliorare la qualità di vita della popolazione senior
- Migliorare la qualità di vita delle nostre squadre e valorizzare le nostre professioni
- Ridurre l’impatto delle nostre attività, proteggere la qualità di vita sul pianeta
Report del Comité de mission 2022


I valori che ci guidano
Ogni nostro collaboratore è guidato quotidianamente dallo spirito CORE
Una ragion d’essere per tre ragioni di agire
LA SFIDA DELL’INVECCHIAMENTO
Dobbiamo rispondere ai cambiamenti demografici e ai nuovi stili di vita perché l’invecchiamento della popolazione in tutto il mondo è una sfida di proporzioni senza precedenti. Negli ultimi 50 anni l’invecchiamento della popolazione italiana è stato uno dei più rapidi tra i Paesi maggiormente sviluppati e si stima che nel 2050 la quota di ultra sessantacinquenni ammonterà al 35,9% della popolazione totale. Tuttavia, questo invecchiamento non costituirà un problema se ci prepariamo in modo efficace.
Adattare la nostra offerta e le nostre pratiche è una necessità ma anche una sfida straordinaria. In primo luogo, nel trattamento di patologie come quelle ossee, cardiovascolari o neurodegenerative quali l’Alzheimer, contro le quali abbiamo adottato un approccio alternativo: il metodo Montessori. È necessario anche affrontare lo stato psicologico degli anziani, troppo spesso ignorato.
Da considerare inoltre che la nuova generazione di ospiti delle nostre residenze per anziani, ossia quella generazione che negli anni ’60 aveva 20 anni, sarà sicuramente esigente in termini di desiderio di autonomia e libertà. Bisognerà quindi adattarsi a queste crescenti aspirazioni diversificando e personalizzando l’offerta, in particolare attraverso il Piano di Assistenza Individualizzato.
Infine, la tecnologia diventerà una parte essenziale dello stile di vita degli anziani, che hanno sempre più familiarità con gli strumenti digitali. Migliorerà il loro comfort, consentirà ai collaboratori di avere più tempo per l’interazione umana e creerà un legame quotidiano con i familiari, come dimostra la soluzione Portal+ implementata nelle nostre strutture.

LA SFIDA DELLA FIDUCIA
Quale modello ci permetterà di fornire una degna assistenza agli anziani nel contesto di un’aspettativa di vita più lunga?
Viviamo in una società in cui prevale la sfiducia: i cittadini sono sempre più esigenti nei confronti delle istituzioni pubbliche e private. È quindi necessario creare un legame di fiducia tra gli anziani, i loro parenti e i professionisti che operano nel campo dell’assistenza alla Terza Età.
La prima leva è la pedagogia oggettiva, per aiutare le persone a diretto contatto con le nostre residenze a capirne il funzionamento. Ad esempio, fondamentali sono il ruolo delle équipe di cura, la natura dei servizi offerti e le modalità di ascolto e monitoraggio.
Fiducia significa anche ascoltare le esigenze individuali degli anziani, non solo in termini di assistenza medica ma anche di qualità della vita. Una residenza per anziani è un luogo dove continuare la propria vita, è una nuova “casa”, un nuovo domicilio. Ci si giunge meno indipendenti di prima, ma con il proprio carattere, le proprie abitudini e i propri gusti. È qui che entra in gioco il Piano di Assistenza Individualizzato.
Inoltre, la fiducia dei nostri residenti è legata alla fiducia dei nostri collaboratori. Senza team competenti, dedicati e attenti, le nostre migliori intenzioni sono inutili. Affinché le équipe possano creare un clima di fiducia, è necessario che esse stesse si fidino tra di loro, secondo il principio della simmetria delle attenzioni.
È giunto quindi il momento di sviluppare il nostro ecosistema per consentire una maggiore fluidità e connessione tra le nostre professioni. Spetta a noi abbattere le barriere nell’economia della Terza Età, operare in modo aperto e integrato e creare connessioni tra i vari servizi, sia dentro che fuori le mura delle residenze. Ne trarranno vantaggio l’anziano e i professionisti, impegnati a preservarne le capacità fisiche, l’indipendenza, il libero arbitrio, il rapporto con i familiari e il ruolo nella società.
LA SFIDA ECOLOGICA
La lotta al cambiamento climatico è un’emergenza globale per tutti, anche per il settore della Terza Età. Lavorare per migliorare la qualità di vita delle persone di cui ci prendiamo cura significa anche proteggere l’ambiente e le condizioni di vita sul nostro pianeta. Diamo agli anziani un posto di rilievo in questa grande transizione, perché hanno il potere di contribuirvi, per il loro bene e per quello delle generazioni future.
Questa evoluzione costituisce un’opportunità per migliorare i servizi, promuovere il benessere attraverso un ambiente meglio preservato, stringere legami profondi in ogni territorio con partner animati dalla stessa volontà di rispondere ai bisogni della società. Significa anche adattarsi ai nuovi obiettivi in termini di alimentazione, coniugando il piacere di mangiare con l’equilibrio nutrizionale. Significa anche adottare una carta degli acquisti responsabili, integrando maggiormente i criteri ambientali.
Insieme, dobbiamo contribuire alla riduzione delle emissioni globali di gas serra. Acquisti di beni e servizi, consumi energetici, viaggi dei collaboratori, gestione dei rifiuti… misuriamo tutte le emissioni, dirette o indirette, delle nostre attività al fine di definire piani d’azione concreti e gestibili, valutati da terzi. Nel nostro settore, ciò si traduce nell’investire in strutture e attrezzature che ottimizzino il consumo energetico o utilizzare elettricità verde.
Infine, è importante misurare le emissioni legate alle attività lungo tutta la catena del valore, con particolare attenzione ai fornitori. Ogni settore di attività evolverà tanto più rapidamente quanto più sarà in grado di avviare dinamiche positive coinvolgendo tutti gli stakeholder in uno sforzo collettivo. Condividere le buone prassi, definire gli standard migliori e sostenere i fornitori nella loro trasformazione sono tutti modi concreti per accelerare l’azione a difesa del clima.
Che cos’è una société à mission?
Nel 2019, con la legge PACTE Plan d’Action pour la Croissance et la Transformation des Entreprises ovvero Piano d’azione per la crescita e la trasformazione d’impresa viene sancito che le aziende debbano prendere in considerazione le problematiche ambientali e sociali inerenti alla loro attività. In breve, devono conciliare la loro vocazione commerciale con la contribuzione al bene comune. La legge introduce inoltre le nozioni di ragion d’essere e di société à mission per le imprese volontarie.
La ragion d’essere è il primo passo verso la société à mission. Definisce un’ambizione, racchiusa in una frase. La société à mission implica un cambiamento di statuto e definisce impegni precisi e obiettivi operativi da raggiungere. Stabilisce che l’azienda deve:
- definire e iscrivere nel proprio statuto la sua ragion d’essere e gli obiettivi che la fanno vivere;
- istituire un comité de mission distinto dagli organi societari e incaricato di monitorare il perseguimento di tale mission;
- nominare una terza parte indipendente che ne verifichi la corretta esecuzione;
- sottoporsi a un audit esterno extra-finanziario per verificare che l’impresa stia facendo tutto il possibile per raggiungere gli obiettivi prefissati.
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